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Il santo per Francesco Mori è contemporaneo. Perchè in ogni tempo siamo chiamati a votarci al bene accettando le avversità della vita.
La sofferenza, accompagna il ministero di Gio- vanni Paolo II e quel cielo di sangue sembra preludere a gravi sconvolgimenti che af igge- ranno l’umanità.
Mori ha vinto il concorso internazionale per la realizzazione delle vetrate del Battistero di Piazza dei Miracoli. La sua anima cristiana ha sposato la continua lotta che è croce quotidia- na. Con la consapevolezza che sotto un cielo di fuoco c’è un manto azzurro della Madre a pro- teggere chi sposa la sofferenza del Cristo.
Nella pagina seguente apprezziamo un Sant’Ambrogio tra Medioevo e Contempora- neità.
Francesco Corsi
Francesco Mori, nato a Grosseto nel 1975, racconta: “L’arte che ha trionfato nel secolo scorso nasce da una prospettiva in cui, per rag- giungere lo ‘spirituale’, si deve togliere la forma apparente in favore della rappresentazione di pure sigle astratte. Credo che questa anti incarnazione dell’arte cozzi con la spiritualità cattolica, di cui sono glio e in cui mi riconosco.
Cristo non solo ha assunto una carne – quindi anche una forma sen- sibile – nel tempo, ma la mantiene tras gurata nell’eternità, san- cendo così che la realtà, e, in particolare, il corpo umano, sono coes- senziali al Divino. Questa è la lezione della grande arte italiana da Giotto a Tiepolo, questo il mio DNA”.
Sotto la guida di Luciano Bellosi, il giovane artista perfeziona la sua formazione universitaria nell’ambito della pittura medievale centro-italiana, e la completa af ancandole la pratica in bottega presso diversi maestri e interessandosi soprattutto alla lezione di Pietro Annigoni.
La sua passione per l’arte medievale prende corpo non solo nel curri- culum degli studi, ma anche negli interessi professionali – tiene corsi di miniatura medievale e di disegno presso il polo museale del San- ta Maria della Scala a Siena –, nonché nell’attività artistica, come dimostrano le importanti committenze da parte dell’Opera della metropolitana senese, dove realizza la copia della vetrata duccesca e della Cattedrale di Noto dove sono già collocate una serie di sue luminose vetrate.
Nel 2011 la partecipazione alla Biennale di Venezia.
Vince poi nel 2015 la committenza per il Palio di Siena, lavor conte- so da moltissimi gli artisti nel mondo.
Nel 2017 realizza i bozzetti per le vetrate del Duomo di Pisa, vincen- do, anche qui il concorso internazionale per realizzarle. Così, oggi possiamo ammirare le opere di Francesco Mori, dalla Sicilia, nella cattedrale di Noto, alla Toscana, a Pisa e a Siena nel Duomo, ma anche nella chiesa della Madonna di Provenzano.
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