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“S’io riposo nel lento divenire degli occhi, mi soffermo all’eccesso beato dei colori”: non si poteva trovare citazione migliore di questo cenno poetico di Alda Merini, per poter introdurre alla visione delle opere di Emanuela Franchin.
Pittrice veneta, l’energia alchemica del colore ha sempre tratteggiato lo sfondo della dimensione emozionale del suo vissuto. I verdi, gli azzurri e i rossi della pittura rinascimentale della sua terra nativa, tra Veronese e Tiziano, impressi nella sua anima, l’hanno attratta verso la dimensione figurativa, per poi, progressivamente, giungere all’astrazione. Dei maestri veneti persiste nella sua pittura uno straordinario equilibrio, quando nelle campiture sfumate, l’intervento della spatola, attribuisce vitalità e speciale energia al suo espressionismo astratto, sintesi tra dimensione puramente estetica e realtà del profondo.
Le sue opere, scaturiscono nel contesto della tensione generata da un aspetto autobiografico di sofferenza personale, in cui una temporanea immobilizzazione, stimola l’artista ad una fuga nei moti dell’anima, dove il rosa appare come colore della speranza, in delicata composizione con l’arancio, il rosso, fino alla dimensione più plumbea della tempesta, all’azzurro cielo e al verde della linfa del nostro pianeta. Un dialogo eracliteo tra i contrari, in una danza dove tutto si compone e prende vita una sorta di entanglement, cosmico, che suggerisce la presenza di un ordine misterioso, nel continuo fluire, che è caos soltanto nell’apparenza. La Franchin sembra aver assorbito i linguaggi della scienza contemporanea, come quello della geometria frattale, per trasformarli in percezione estetica volta alla bellezza, all’armonia delle proporzioni, che si poteva percepire nei canoni classici.
Una sintesi equilibrata e coerente tra il mondo passionale delle emozioni e quello luminoso della ragione, che conduce attraverso atmosfere oniriche, invitandoci a contemplare l’infinita complessità della vita e a riflettere sul potere di trasformazione magica dell’arte.
Attraverso l’energia vitale delle sue opere, ci spinge ad esplorare i confini della nostra esistenza, tracciando mappe cromatiche che diventano simboliche, suscitando ispirazione e connessione umana e regalando agli occhi di chi guarda il colore della speranza.
Francesco Corsi
Testi critici: Francesco Corsi, Luciano Carini, Roberto Borra
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 2024
Pagine: 104 p., ill. , Brossura
EAN: 978-88-31950-34-3
PREZZO: € 25,00
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